La nuova seggiovia Antercrëp
AL VIA IL POTENZIAMENTO DEL COLLEGAMENTO ARABBA-MARMOLADA
26 febbraio 2025
Tempo di lettura: 8 min

Scopriamo insieme questo moderno impianto ad ammorsamento automatico firmato Leitner che, grazie ad una portata oraria di 1.800 persone e un tempo di percorrenza di soli 2’38’’, ha velocizzato di molto il collegamento tra Arabba e Malga Ciapela.
Questo investimento rappresenta il primo importante passo verso una progettualità di medio termine che va a potenziare e ammodernare il collegamento tra la Marmolada e la Sellaronda all’interno del Dolomiti Superski.
Agli inizi di novembre abbiamo trascorso una mattinata particolarmente interessante, nella splendida cornice autunnale dei Monti di Ornella, per documentare le ultime fasi di costruzione della seggiovia Antercrëp.
Il punto di ritrovo è di prima mattina presso la stazione a valle di Porta Vescovo, dove incontriamo Diego Denicolò, Site Manager Junior nell’ambito del cantiere di costruzione della nuova Antercrëp. All’interno del team di lavoro il suo è un ruolo “a servizio”: pur non essendo un organo decisionale, è strategico in quanto, affianca il Caposervizio della zona Padon Igor Palla riportando direttamente al Coordinatore Area Operations Angelo Uliana, ha una visione sul quadro generale del progetto e si occupa di mantenere sempre ben chiari gli obiettivi che il team di lavoro deve raggiungere secondo scadenze e necessità. Diego nello specifico si occupa di dare supporto nel tenere in ordine la parte documentale e fare da ponte tra le figure operative in cantiere e le figure maggiormente legate agli aspetti amministrativi e burocratici; si potrebbe definire una sorta di facilitatore tra le parti, in questo modo ogni elemento può focalizzarsi sul proprio compito ottimizzando risorse e produttività. Per Diego non esistono giornate di lavoro standardizzate: “È fondamentale essere flessibili e adattarsi alla fase di progetto e agli imprevisti, sono spesso in cantiere e questo mi permette di riportare ad Angelo aggiornamenti puntuali in modo da risolvere tempestivamente eventuali problematiche”. Entrato in azienda nel 2008 come gattista (ne avevamo parlato in questo articolo), nel 2024 proprio il cantiere dell’Antercrëp è stato per lui l’occasione per intraprendere un importante e sfidante percorso di crescita in questo nuovo ruolo.

Stazione di monte della Seggiovia Antercrëp durante le ultime fasi cantieristiche.
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“È fondamentale essere flessibili e adattarsi alla fase di progetto e agli imprevisti”
Subito Diego ci spiega il percorso che ci aspetta per raggiungere il cantiere della nuova seggiovia a 6 posti Antercrëp al Passo Padon, impianto che va a sostituire la vecchia seggiovia biposto andata in pensione dopo oltre 40 anni di fedele servizio. Spostarsi da Arabba ai Monti di Ornella in inverno sci ai piedi è semplice e veloce, nonché decisamente divertente, percorrendo alcune delle più adrenaliniche piste nere del Dolomiti Superski. Ora però, in un contesto autunnale con impianti chiusi è ben diverso: saliamo sul pickup di Diego e percorriamo la statale del Passo Pordoi, poco prima della cima imbocchiamo una strada sterrata che ci porta verso la località Pescoi e poi su fino al cantiere. Il tutto in una mezz’ora abbondante. Complice la bella giornata però, il tempo vola e ci godiamo il panorama; al tempo stesso ci rendiamo conto della complessità della gestione degli spostamenti di mezzi, materiali e operai in questo cantiere d’alta quota.
Antercrëp dal ladino “anter” e “crep” significa letteralmente “tra le rocce”. Una volta raggiunto il cantiere comprendiamo perfettamente il perchè: la stazione di valle si trova a 2.120 metri con i Monti di Ornella che presentano un anfiteatro di guglie e rocce vulcaniche tra cui si erge la stazione di monte al Passo Padon a 2.369 metri. Un ambiente di alta montagna reso ancora più affascinante dalla vista sul ghiacciaio della Marmolada che ci accoglie a monte.

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Vista sulla Marmolada presso la stazione di monte della Seggiovia Antercrëp.
LA SQUADRA OPERATIVA
Nella squadra operativa in cantiere figura centrale è Igor Palla, Caposervizio della zona Padon dal 2020, ma arrivato in azienda nel 1998 dopo una formazione in campo elettrico, in concomitanza con i lavori di costruzione della Seggiovia Le Pale ad Arabba. “L’allora Sit Boè, società più piccola rispetto a quella che è oggi Funivie Arabba, mi ha permesso di crescere professionalmente a tutto tondo, gettando le basi di competenze che oggi sono fondamentali nel mio ruolo di Caposervizio” afferma con orgoglio Igor. “Accettare questo ruolo al Padon è stata un’opportunità sfidante che sono soddisfatto di aver colto, ero alla ricerca di questo ruolo e sono felice di averlo trovato rimanendo all’interno dell’azienda, nonostante la logistica di spostamento casa-lavoro sia più impegnativa per me.”
Il Caposervizio è a tutti gli effetti il primo attore nella fase cantieristica di un progetto di costruzione di un impianto: in capo a lui ci sono l’organizzazione puntuale del cantiere e il coordinamento delle attività. Insieme al responsabile di progetto – nel caso specifico della costruzione della seggiovia Antercrëp l’Ing. Monica Borsatto in qualità di Direttore di Esercizio, Direttore dei Lavori e Progettista – ha un ruolo decisionale in quanto è la persona che conosce più di chiunque altro la zona dove si sta costruendo il nuovo impianto; tra le due parti si instaura una collaborazione attenta e funzionale, sia durante la fase cantieristica, ma anche poi durante la messa in servizio dell’impianto per un monitoraggio continuo del corretto funzionamento. La costruzione della nuova Antercrëp, impianto performante che si va ad aggiungere a quelli in capo alla zona Padon, è andata incontro a non poche sfide, in un ambiente di alta montagna non semplice. Alcuni imprevisti hanno prolungato la conclusione dei lavori andando a condizionare ad esempio le operazioni di avviamento dell’innevamento programmato (ne abbiamo parlato in questo articolo). In tutto questo il ruolo del Caposervizio sta anche nel coordinare aspetti che vanno a coinvolgere attività al di fuori del cantiere in senso stretto.
Non da ultimo è fondamentale la squadra di lavoro e il supporto operativo del Vice Caposervizio. Nel caso della zona Padon questo ruolo è ricoperto dal 2024 da Christian Darman, il quale si è occupato del coordinamento delle squadre operative anche in aiuto alle ditte esterne coinvolte nel cantiere. Nonostante una logistica di cantiere molto impegnativa, il meteo clemente ha fatto sì che le operazioni di cantiere potessero svolgersi più velocemente di quanto ci si aspettasse. Christian pensando all’esperienza vissuta afferma: “La soddisfazione per questo nuovo impianto è grande, sia per il lavoro in sé ma soprattutto per la squadra di operai: dal primo all’ultimo, tutti i ragazzi della squadra sono sempre stati molto collaborativi e professionali. Avendo vissuto in prima persona anche la costruzione della seggiovia Capanna Bill – Padon (ex Padon II) quando la società non era ancora parte di Funivie Arabba, sicuramente il fatto di poter contare ora sul supporto di una squadra operaia più grande ha agevolato di molto i lavori in cantiere”.

Messa in posa presso la stazione di valle della Seggiovia Antercrëp.
“La soddisfazione per questo nuovo impianto è grande, sia per il lavoro in sé ma soprattutto per la squadra di operai: dal primo all’ultimo, tutti i ragazzi della squadra sono sempre stati molto collaborativi e professionali”
ORGANIZZAZIONE, PIANIFICAZIONE, MANAGEMENT DELLE PARTI COINVOLTE
All’interno della squadra di lavoro, Angelo Uliana nel ruolo di Coordinatore Area Operations ha il compito monitorare le fasi esecutive del progetto mantenendo ben chiaro uno sguardo ampio su tutte quelle che sono le necessità per raggiungere gli obiettivi in modo tale da attivare o allertare le parti interessate nel caso si verifichino ritardi o si presentino elementi da attenzionare. A supporto dell’Area Operations, Francesco Martini e Andrea Crepaz, referenti dell’ufficio tecnico di Funivie Arabba, sono figure chiave per lo svolgimento e il monitoraggio puntuale di tutte le fasi progettuali, dalla verifica delle contabilità delle aziende fornitrici, ai rapporti con gli enti coinvolti.
Durante la costruzione di un nuovo impianto, la figura del Coordinatore Area Operations, ha un ruolo ben più operativo rispetto alle operazioni di revisione di impianti più o meno complessi; la differenza sta nel fatto che la costruzione di un impianto è maggiormente legata alla parte civile e di conseguenza va a coinvolgere un numero più ampio di attori che partecipano alle attività: Progettista, Direttore di Esercizio, Direttore dei Lavori, Geologo, Tecnico Ambientale, Enti Pubblici (in questo caso sono stati coinvolti sia il Comune di Livinallongo del Col di Lana che il Comune di Rocca Pietore) e, non da ultimo, la squadra operaia interna, le ditte esterne e i tecnici della casa costruttrice.
La decisione di mantenere in Funivie Arabba il coordinamento diretto delle imprese minori scegliendo di non andare ad appaltare le singole attività è stata importante ed ha implicato l’uso di strumenti di project management avanzati e un rigoroso controllo della contabilità di cantiere. Angelo Uliana afferma: “Questo ha avuto sicuramente il vantaggio di poter entrare nei dettagli di tutte le scelte, di contro però ha richiesto un grande impegno nel controllare l’operato. In questo è stato strategico il ruolo di Diego Denicolò che, in particolare nelle fasi finali di progetto, in qualità di Site Manager Junior ha svolto un’attività di supporto nell’ambito della concretizzazione di alcune scelte legate alle forniture”.

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Vista dall’interno della stazione di valle della Seggiovia Antercrëp.
“la costruzione di un impianto è maggiormente legata alla parte civile e di conseguenza va a coinvolgere un numero più ampio di attori che partecipano alle attività”
ITER DI COSTRUZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO
Cosa precede la fase operativa di cantiere?
Il processo è complesso e non sempre lineare, mediamente trascorrono almeno due anni dall’inizio della stesura del progetto al via libera ufficiale che permette di passare al progetto esecutivo funzionale alla fase cantieristica.
Le progettazioni degli impianti a fune hanno una parte iniziale relativa alla verifica della fattibilità che coinvolge prevalentemente la parte funiviaria di linea e le opere annesse: in questa fase si va quindi a verificare cosa e come si può operare, anche andando a studiare la morfologia del territorio in modo tale da attenzionare eventuali aspetti valanghivi.
Nel caso della nuova seggiovia Antercrëp, impianto a 6 posti in sostituzione della vecchia biposto, la verifica di fattibilità è stata fondamentale in quanto il nuovo impianto necessita di spazi ben più ampi in particolar modo per la stazione di monte.
A valle di questo primo passaggio, si passa alla stesura del progetto funiviario definitivo inerente la fattibilità tecnica economica, tenendo conto che dovrà essere allineato alla progettazione delle strutture di valle e monte pertinenti alla parte funiviaria ed elettrica che andranno inserite nel territorio.
La parte funiviaria di progetto deve rimanere aderente alla normativa funiviaria regolata dal Ministero dei Trasporti; in Regione Veneto si è inoltre soggetti alla Legge L.R. n. 21/2008 ovvero la legge regionale che legifera in materia di impianti funiviari, piste da sci e infrastrutture delle aree sciistiche. Questa legge stabilisce che il progetto deve essere esaminato dalla Provincia di Belluno, pertanto al progetto funiviario si aggiunge un sovra progetto che va a toccare tutti gli aspetti inerenti la parte architettonica, le infrastrutture, l’impatto ambientale, la compatibilità con le piste esistenti e con il piano urbanistico. Questo sovra progetto viene acquisito dalla Provincia di Belluno, la quale lo presenta all’attenzione di una commissione composta dagli enti di competenza per le materie coinvolte, che avranno quindi il compito di fornire il parere finale in merito alla realizzazione del progetto stesso e richiedere eventuali modifiche o integrazioni progettuali.
Proprio per questo delicato passaggio, già in fase di stesura del progetto si operano interlocuzioni mirate con gli enti coinvolti in modo da presentare un progetto definitivo dettagliato e il più possibile in linea con le richieste dei vari enti. C’è quindi una complessità che dipende dal tipo di progettazione, da cui dipendono anche gli enti coinvolti e le tempistiche di approvazione del progetto. Nel caso della seggiovia Antercrëp da parte degli enti pubblici, in primis i Comuni di Rocca Pietore e Livinallongo del Col di Lana, c’è sempre stata grande collaborazione.
Oltre al Nulla Osta Tecnico (NOT), dato che l’impianto si colloca sul territorio è necessaria anche un’approvazione dal punto di vista ambientale e urbanistico. Per ottenere l’emissione del titolo edilizio che dà il via libera alla costruzione effettiva dell’impianto, il progetto va quindi caricato in SUAP (Sportello Unico Attività Produttive che fa capo al Comune di competenza).
Una volta ottenuti tutti i via libera del caso, si può procedere alla fase cantieristica vera e propria sotto la direzione del Tecnico Funiviario e Direttore dei Lavori, che sta attento che tutto venga eseguito come da progetto e funge da regia all’interno del gruppo di lavoro composto dai tecnici, i quali si occupano di aspetti verticali specifici (parte geologica e ambientale, alla parte elettrica, etc).
Una volta che l’impianto è completamente montato, si procede ad una fase preliminare di prove interne in collaborazione con i tecnici della casa costruttrice (Leitner, nel caso della seggiovia Antercrëp), il Direttore di Esercizio e il Direttore dei Lavori: queste prove sono volte a verificare il funzionamento dell’impianto in tutte le sue parti come da normativa, in modo tale da apportare eventuali aggiustamenti meccanici ed elettrici.
Infine si opera al collaudo ufficiale in collaborazione con l’agenzia ANSFISA e il tecnico di riferimento, quindi nel caso di Antercrëp l’Ing. Monica Borsatto.
Il Nulla Osta Tecnico (NOT) viene emanato dal Ministero dei Trasporti attraverso la sua agenzia ANSFISA, mentre la concessione all’esercizio, ovvero il via libera per la messa in funzione dell’impianto, viene trasmessa attraverso una determina emanata dalla Provincia.

Operazioni di messa in sicurezza lungo la linea.
“C’è quindi una complessità che dipende dal tipo di progettazione, da cui dipendono anche gli enti coinvolti e le tempistiche di approvazione del progetto”
UNO SGUARDO DAL PASSATO AL FUTURO
La nuova seggiovia Antercrëp ben si inserisce nel circuito del Dolomiti Superski caratterizzato da impianti sempre più performanti e attenti alle esigenze degli sciatori. Una seggiovia comoda e veloce che consente il trasporto delle persone anche in discesa, fattore di rilievo per gli sciatori meno esperti che rientrano da Malga Ciapela e dalla Marmolada nel pomeriggio, in particolare nella seconda metà di stagione con la neve primaverile e orari di apertura prolungata quando le condizioni della pista di rientro verso Arabba potrebbero essere tecnicamente impegnative.
Il 21 dicembre, giorno dell’inaugurazione della nuova seggiovia Antercrëp, è stato un momento per ringraziare tutta la squadra di lavoro e celebrare questo primo importante tassello per il potenziamento del collegamento delle due vallate. Non solo la squadra di lavoro di progettisti e tecnici, meritano un enorme grazie tutti gli operai che hanno lavorato in cantiere durante i mesi estivi e autunnali del 2024 sempre con entusiasmo e professionalità nell’ottica di perseguire insieme l’obiettivo anche in condizioni meteorologiche non sempre facili da affrontare. Non da ultimo un sentito grazie a chi ha lavorato per molti anni con passione e dedizione sulla vecchia storica seggiovia biposto Antercrëp (ex Padon I).
E ora si guarda al futuro, portando a casa le sfide affrontate nella costruzione della nuova Antercrëp e facendo tesoro dell’esperienza vissuta in vista della costruzione dei nuovi impianti di risalita programmati per i prossimi anni.

Movimenti terra presso la stazione di valle della Seggiovia Antercrëp.
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