Stefano Costa, IT Manager
FARE DI UNA PASSIONE IL PROPRIO LAVORO
25 gennaio 2023
Tempo di lettura: 6 min
Chi c’è dietro l’immenso mondo tecnologico che fa funzionare una macchina come Funivie Arabba e, in senso più ampio, il Consorzio Impianti a Fune Arabba Marmolada?
Per i non addetti ai lavori è semplice, basta avere uno skipass in tasca e il gioco è fatto. La comodità, ormai data per scontata, di poter passare un tornello e salire con un impianto a fune ha tuttavia dietro di sé un apparato tecnologico davvero enorme.
Oggi andiamo a scoprire il dietro le quinte della tecnologia che supporta quotidianamente il CIFAM (Consorzio Impianti a Fune Arabba Marmolada), andando poi ad interessare in modo sostanziale anche Funivie Arabba. Con noi c’è Stefano Costa, un fiero ragazzo di 27 anni nato e cresciuto a Fodom, tra l’impegno nelle associazioni culturali della valle e una passione sfrenata per l’elettronica.
Stefano, come è nata questa tua passione per il mondo IT (Information Technology)?
«Fin da quando in famiglia arrivò il primo pc ho da sempre avuto il pallino per la tecnologia, infatti una volta arrivato il momento di decidere che indirizzo scegliere per le scuole superiori la decisione è stata facile: ITI “Follador” di Agordo per il biennio e ITI “Segato” di Belluno a indirizzo elettrotecnica e automazione per il triennio. Sicuramente la scuola mi ha dato buone basi, tuttavia una volta conseguito il diploma non ho intrapreso la carriera universitaria e ho deciso di inserirmi subito nel mondo del lavoro: senza nulla togliere all’importanza di una formazione universitaria, il toccare con mano il mondo reale, con l’aggiunta di alcuni corsi formativi ad hoc, mi ha dato una formazione pratica che il mondo accademico difficilmente mi avrebbe dato. Fondamentale è stato poi l’affiancamento con figure senior, come ad esempio Paolo Martini per il ruolo di tecnico skipass per il CIFAM (Consorzio Impianti a Fune Arabba Marmolada) e non da ultimo la passione per il mondo IT condivisa dallo stesso Diego De Battista nel caso specifico del mio attuale ruolo di IT Manager in Funivie Arabba. È molto stimolante lavorare in un contesto aziendale che ha riposto grande fiducia in me fin dal primo momento; la consapevolezza di un’importante responsabilità va di pari passo con una crescita personale molto forte che porta beneficio in primis al dipendente, ma in maniera sostanziale anche all’azienda stessa».
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È molto stimolante lavorare in un contesto aziendale che ha riposto grande fiducia in me fin dal primo momento; la consapevolezza di un’importante responsabilità va di pari passo con una crescita personale molto forte che porta beneficio in primis al dipendente, ma in maniera sostanziale anche all’azienda stessa.
Prima di arrivare in CIFAM e Funivie Arabba hai avuto altre esperienze lavorative nel campo degli impianti a fune: quanto sono state importanti per te e cosa ti hanno insegnato?
«Prima del mio arrivo a settembre 2020, ho lavorato per 6 anni alla Funivia del Lagazuoi ricoprendo svariate mansioni, dall’impiantista all’addetto al controllo tornelli, dal vetturino in funivia al macchinista, dal gattista al cassiere, a volte anche elettricista e tuttofare… una panoramica decisamente a 360 gradi! Una visione a tutto tondo che mi ha permesso di capire e toccare con mano tutto quello che sta dietro il funzionamento di un impianto a fune. Sicuramente un bagaglio di know-how che mi sta tornando utilissimo ora in CIFAM e Funivie Arabba».
In cosa consiste il tuo lavoro? Cosa si intende esattamente per infrastruttura IT?
«Quando mi chiedono che lavoro faccio è sempre difficile rispondere. Generalmente la tecnologia viene data per scontata, non si pensa che dietro al funzionamento di un determinato servizio c’è sempre una persona che controlla che tutto fili liscio e senza intoppi. Se da un lato per il CIFAM seguo tutto il mondo che sta dietro la gestione della parte skipass, per Funivie Arabba mi faccio carico di tutta la parte di networking e infrastruttura IT. Nel concreto mi occupo della consegna del provider, della gestione del firewall per la sicurezza della rete con tutto il tema della cyber security, della distribuzione della rete in tutti i punti d’interesse – dagli uffici alle stazioni degli impianti, fino ai rifugi della società – per arrivare poi all’utilizzatore finale, esso sia l’impiegato dell’ufficio, l’impiantista, il rifugista o semplicemente lo sciatore che desidera connettersi al Wi-Fi del rifugio per postare delle stories sul suo profilo Instagram. Fortunatamente il fatto che ormai tutto, o quasi, è raggiungibile e controllabile da remoto mi evita molte scampagnate, altrimenti sarebbe impossibile lavorare spostandomi continuamente da una cima all’altra!
Portando un esempio concreto, dietro al semplice fatto di comunicare agli sciatori che un impianto è chiuso per vento c’è alle spalle un sistema di comunicazione interna tra gli addetti ai lavori, dagli impiantisti fino alle cassiere degli sportelli skipass, con aggiornamento in tempo reale dei pannelli informativi e dell’informazione online. Il tutto avviene tempestivamente proprio grazie ad un efficiente sistema di networking.
Fortunatamente sono supportato dalla SCP di Belluno, società esterna specializzata in networking e infrastruttura IT che seguiva Funivie Arabba già precedentemente al mio arrivo; tuttavia per Funivie Arabba l’avere una figura interna all’azienda sempre presente sul territorio è di certo un punto di forza non da poco».
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Sicuramente non tutti i dipendenti di Funivie Arabba sono sul pezzo su queste tematiche IT: raccontaci alcuni aneddoti divertenti vissuti a contatto con il team dell’azienda.
«Effettivamente ne succedono ogni giorno di tutti i colori, potrei scrivere un libro! Scherzi a a parte, come in ogni azienda, anche in Funivie Arabba e in CIFAM ognuno ricopre il proprio ruolo con le proprie competenze, quindi ci sta che non tutti mastichino perfettamente il mondo IT. Già riuscire a capire il problema al telefono attraverso le spiegazioni più o meno tecniche dei vari interlocutori non è sempre facile; capita a volte che mi chiamano dicendo che non funziona nulla di nulla e magari si sono semplicemente dimenticati di accendere correttamente il pc o hanno collegato un cavo sbagliato, oppure altre volte mi chiamano dicendo “mi è uscita una finestra con delle scritte e poi l’ho chiusa, non mi ricordo cosa diceva” e nessuno saprà mai arrivare a capo del problema! Fortunatamente però le nuove generazioni ormai usano device digitali fin da piccoli e la scuola contribuisce in maniera sostanziale ad una formazione informatica di base, quindi questo genere di chiamate saranno sempre meno frequenti con il passare degli anni».
Che consigli daresti ad un giovane che vuole avvicinarsi al campo IT?
«Non avendo fatto l’università non ho il metro di misura per suggerire o meno di frequentare un corso accademico specializzato, tuttavia quello che mi sento di consigliare è sicuramente innanzitutto avere tanta passione e tanta voglia di studiare – per conto proprio o con corsi ad hoc che si possono trovare online – perché il mondo IT è in costante evoluzione e cambia davvero molto velocemente, quindi per forza di cose è necessario rimanere sempre aggiornati per non farsi demoralizzare dalle problematiche e dagli inconvenienti che possono presentarsi nel corso della giornata. Bisogna mettere in conto che sarà necessario avere una buona gestione dell’ansia perché i problemi tecnici sono all’ordine del giorno, capiterà spesso di doversi interfacciare con colleghi che magari non hanno una grande dimestichezza con gli strumenti IT, perciò è compito di una figura come la mia il saper analizzare oggettivamente la gravità della situazione senza farsi influenzare dal contesto al fine di trovare in tempi rapidi, passo per passo, la soluzione al problema».
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Arrivata ad Arabba nel 2010 grazie alle coincidenze della vita, ha vissuto un percorso di crescita professionale interno alla società fino a diventare Direttrice del rinomato Rifugio Luigi Gorza.